Visibile invisibilità
DIVERSI PUNTI DI VISTA SUL TEMA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Leggendo e ascoltando le storie delle persone che soffrono o hanno sofferto di disturbi del comportamento alimentare abbiamo notato che hanno tutte qualcosa in comune: un certo legame con l'invisibilità. C'è chi vorrebbe scomparire, chi non riesce a vedersi, chi non viene visto.
"Visibile invisibilità" quindi sta a significare proprio questa condizione ambivalente: esserci e non esserci allo stesso tempo.
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Nelle immagini e nelle installazioni realizzate da noi studenti si possono vedere i disturbi del comportamento alimentare per come alcuni di noi li immaginano, per come alcuni di noi li vedono nelle vite dei nostri amici, famigliari e compagni e per come li viviamo sulla nostra pelle.
Questo perché ognuno ha un suo punto di vista e occorre imparare a mettersi nei panni dell'altro, per quanto possibile, per vedere (o non vedere) con maggiore prospettiva.
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Nel nostro piccolo, abbiamo provato ad affrontare una tematica complessa e nello stesso tempo allungare una mano a chi contro questo mostro sta combattendo.
Ringraziamo il comune di Bioglio e il sindaco, dott. Stefano Ceffa, per l'ospitalità presso Villa Santa Teresa, sede del neonato progetto BioglioCreArte.
INGRESSO LIBERO
Orari di accesso: 10/12 - 14/18
La mostra contempla l'esposizione di diversi altri progetti sul tema dei disturbi del comportamento alimentare. Alcuni sono di fotografi professionisti e altri realizzati da chi sta vivendo la battaglia contro questa malattia. Tutti si focalizzano su ciò che sta oltre il corpo. Anche quando viene rappresentato, infatti, l'aspetti fisico non è la variabile determinante per comprendere il percorso che si vuole indicare allo spettatore. Il disturbo del comportamento alimentare ha innanzitutto una componente mentale ed è su quella che i diversi progetti puntano l'attenzione.
Immagine sottile
di Anna Miroshnichenko
per gentile concessione di Soroptimist International Italia - Club di Biella
Le fotografie raccontano i disturbi del comportamento alimentare attraverso gli occhi e l'obiettivo di Anna. Le immagini, quasi tutti autoritratti, rappresentano in modo delicato ma diretto alcuni particolari aspetti dei momenti vissuti dall'Artista che lasciano intuire il turbamento e la difficoltà ad affrontare queste malattie.
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Miroshnichenko, che vive e lavora a Mosca, è vincitrice di numerosi concorsi internazionali.
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La mostra è già stata esposta presso la galleria BiBox Space e presso Palazzo Ferrero.
IOnonESISTO
di Marco Rilli
per gentile concessione dell'Autore e della Fondazione Ananke di Villa Miralago
Gli scatti qui proposti rappresentano una selezione delle oltre 100 immagini che compongono il progetto originale. L'Artista, che ha personalmente scelto il percorso visivo a noi rivolto, è riuscito a riprendere la persona, i sorrisi, gli occhi, la personalità, i sentimenti, l'umanità dietro alla malattia, senza mai spettacolarizzarne i segni sul corpo. Ma ha anche rappresentato paura e impotenza della sfera famigliare coinvolta.
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Marco Rilli, nato a Firenze nel 1965, vive a Milano e si occupa di ritratto e reportage.
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La mostra è stata esposta presso la sala eventi di Palazzo Pirelli a Milano ed è attualmente in esposizione presso diverse location.
Il progetto #IoNonEsisto è consultabile al link.
Interviste a cura di Cinzia Fumagalli.
Backstage e assistenza a cura di Davide Comotti.
Fino a farmi scomparire
I disturbi alimentari fotografati da chi li vive
per gentile concessione dell'associazione Ri-scatti Onlus
Nove ragazze e un ragazzo sono i protagonisti di questo progetto, che vuole anche porre l’attenzione sulle responsabilità collettive di una società che condiziona l'immagine e l'identità individuale attraverso i social media.
La video installazione qui proposta è arricchita dal racconto di una performance teatrale, frutto di un laboratorio sulla stessa tematica.
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“Ri-scatti” Onlus è un'associazione milanese di volontariato che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia.
Qui il loro sito.
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La mostra è stata esposta al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano